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Rimpatriata 5AI 2019

Monday, October 14th, 2019

Anche quest’anno, come Gegio e tradizione ormai vuole , ci siamo ritrovati con i miei ex compagni di classe. Siamo invecchiati di un anno, qualche capello bianco in più, che su Andrea non si nota, ma per una sera siamo tornati i ragazzi di 30 anni fa. I sogni, gli ideali di allora sono ancora intatti dentro di noi, anche se magari siamo diventati più realisti.
Alla cena io e lo Zak abbiamo parlato con Betta e quello che scrissi all’epoca lo riscrivo ancora uguale perché raramente nella mia vita ho incontrato persone come lei.
Enzo Bianchi, Priore di Bose, in un’intervista ha detto che certamente il dolore fortifica e ti fa crescere, ma spesso è anche vero che abbruttisce le persone che sono magari più deboli e più “povere” di vita interiore.
Non è certamente il caso di Betta, lei, messa duramente alla prova dalla vita, ha saputo reagire con immensa forza personale. L’ho vista certamente provata, ma non vinta, e quando ha parlato di suo figlio si è illuminata. Che grande persona è sempre stata Betta! Una forza interiore come pochi altri, una lucidità di analisi, un desiderio di guardare oltre nonostante tutto.

Se sabato sera avessimo fatto un gioco di animazione che conosco, quello del cartoncino dove ognuno scrive la frase “puoi contatore su di me” e poi si è liberi di consegnarlo a chi meglio crede; ecco il mio cartoncino sarebbe stato per Betta e sono certo anche quello di Zak e tutti gli altri.

Ma come non ricordare Gegio, l’anima delle nostre rimpatriate, l’organizzatore perfetto che tutti vorrebbero avere. Il compagno di classe buono che tutti sognano.

E poi Katia, Pino, Andrea, Alessandra, Laura, e tutti gli altri che quest’anno non hanno potuto esserci per impegni vari.

Grazie di essere stati i compagni di classe che tutti vorrebbe avere, e arrivederci al prossimo anno!

La quinta rimpatriata della mitica 5AI

Friday, October 24th, 2014

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E siamo arrivati a 5!! Credo che nemmeno quando Gegio stava organizzando la prima rimpatriata sperasse di arrivare a tanto. E invece eccoci qui per il quinto anno consecutivo, sempre impazienti che arrivi il terzo sabato di ottobre per ritrovarci, raccontarci l’anno trascorso e insieme, tornare indietro di 25 anni ed essere ancora per una sera quel ragazzo spensierato e felice che frequentava il Sobrero.

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Il mitico Gatti colonna del VEZABRAGA

Quest’anno poi eravamo davvero al completo e se il Milan aveva il “GRENOLI”, il Napoli la “MAGICA” noi abbiamo riformato il mitico quartetto “VEZABRAGA” cioè Vescovo, Zanetti, Braghero, Gatti. I nostri fantastici 4 compagni di banco della fila centrale. Un quartetto stratosferico, che solo chi ha frequentato in quegli anni la nostra classe può raccontare. Una fonte inesauribile di divertimento, scherzi, ironia, sketch e bravura. Non l’ho mai detto apertamente, e questa forse è la volta buona e lo scrivo, secondo me loro quattro erano quelli con più talento informatico di tutti noi. Certamente tutti (o quasi) hanno poi lavorato nel campo, ma almeno per me è ancora questione di studio e applicazione, mentre sono certo che per Fabio, Alberto, Roberto e Gabriele è talento, una cosa naturale che o sei portato oppure deve studiare e applicarti. Per me, ragazzo tutto sommato timido e impacciato, erano un modello e un punto di riferimento.

La cena è come al solito passata via in un lampo e alcuni di noi hanno fatto le tre di notte perchè la voglia di stare insieme, di parlare, era grande e non volevamo che la serata finisse. E sono certo che Gegio, e tutti noi, stiamo già pensando: “ma quando arriva ottobre che devo andare alla cena con i miei compagni di classe!?!” Non scriverò nuovamente quello che Gegio dice ogni volta che parliamo di noi o ci incontriamo. Non sono così presuntuoso da pensare che nessuna altra classe scolastica dopo tanti anni si ritrovi ancora; credo però che nel nostro piccolo noi siamo una bella eccezione per il rapporto che ci ha legati allora e continua a legarci adesso.

Una delle Leggi di Murphy sull’informatica dice così: “Se gli architetti costruissero come i programmatori programmano, il primo picchio che passa potrebbe distruggere la civiltà”

Ecco forse con noi qualchecosa si salverebbe.

Grazie ragazzi.

La terza rimpatriata della 5AI

Sunday, October 21st, 2012

Ieri sera, organizzata dall’inossidabile Carlo (Gegio), alla Trattoria “Da Carla” in Frazione Stevani di Rosignano Monferrato (AL), la terza rimpatriata della mitica 5AI Informatici del Sobrero della quale faccio orgogliosamente parte.

Come al solito il Pedro ha tirato pacco, in compenso abbiamo finalmente rivisto la Miky dopo parecchi anni, ed eravamo ovviamente contentissimi. Zak, Fabio, Miglia ovviamente al meglio e con il buon “vecchio” Fumo è stata una presa in giro dopo l’altra.

Quest’anno il discorso rituale è toccato a me!! Ho cerca di fare del mio meglio (la solita frase che dicono i perdenti) ma credo che tutto sommato sia andata bene; anche a giudicare dal numero di battute che mi sono preso.

Quattro ore che passano sempre troppo velocemente, perchè il desiderio di stare insieme è sempre grandissimo.

Grazie di cuore a tutti i miei compagni e arrivederci al prossimo anno!!

Compagni di scuola

Monday, October 18th, 2010

Sabato sera c’è stata la rimpatriata della mitica 5AI 1990/91 del Sobrero. In quella fantastica classe c’ero anche io. Dopo 20 anni e grazie anche a internet (a qualcosa come si vede tutto sommato serve) abbiamo riallacciato i contatti, merito principale del grande Carlo ( Gegio), e organizzato una bella serata con annessa cena in questo agriturismo di Casale Monferrato.

Tralascio tutti gli aspetti folkloristici della situazione perché penso che tutti, bene o male, hanno avuto l’esperienza di rincontrarsi con i propri compagni di scuola e bene o male tutte queste serate si assomigliano. Voglio invece rendervi partecipi della piccola sorpresa (secondo me invece grande) che Carlo ha fatto ad ognuno di noi: un piccolo scritto con allegato un calendario con le nostre foto di ieri e di oggi che esprime bene la sua sensibilità e il clima nel quale si è passata (assai velocemente purtroppo) la serata.

“Carissimi amici, vi ringrazio tantissimo per aver accettato il mio invito ed essere intervenuti alla rimpatriata della nostra classe 5AI. Correva l’anno 1990/1991 e dopo vent’anni ci siamo rivisti e siamo stati insieme a raccontare i “vecchi tempi” della scuola che ci ha fatto sicuramente dannare ma, alla fine, ci ha dato la possibilità di crescere e maturare, di trovare un lavoro, una posizione ed un futuro. Abbiamo passato momenti indimenticabili, condiviso gioie, dolori, momenti di tensione, interrogazioni, compiti in classe e verifiche. Ci siamo disperati per un “4”, abbiamo gioito per un “8” ma – tutti insieme – ci siamo presi per mano e quotidianamente abbiamo lottato per uscire “maturi” da quella porta. Molti di noi (quasi tutti), da quel giorno caldissimo del diploma, non si sono più visti e l’inizio di una nuova vita e di una nuova avventura, per ognuno di noi avrebbe avuto inizio. Oggi, dopo vent’anni, molte cose che avevamo in comune quasi non ce le ricordiamo più. Ogni tanto ho piacere di immaginare i nostri mitici prof, gli assistenti, i bidelli, la segreteria, tutte quelle persone che con noi hanno condiviso, in modi diversi, il mondo del Sobrero. ognuno di noi si è fatto una vita, una famiglia, molti hanno figli e molte preoccupazioni di prima, le nostre strade si sono divise, segnate ognuna da un ben preciso destino. Come vi devo dunque chiamare? Ingegneri, dottori, periti? No… semplicemente con i vostri nomi perchè noi, nonostante i titoli ed i meriti di cui siamo stati insigniti, saremo sempre gli amici di una volta, i mitici ragazzi della 5AI………………. Oggi siamo cambiati d’aspetto, sicuramente, ma lo spirito è ancora quello di allora, di quando eravamo adolescenti. Rimaniamo tali ma sopratutto non dimentichiamo mai di essere stati compagni di scuola.”

Carlo è rimasto il poeta di sempre, e anche tutti gli altri, pur cambiati nell’aspetto, sono gli stessi.

Una serata indimenticabile.