La quinta rimpatriata della mitica 5AI

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E siamo arrivati a 5!! Credo che nemmeno quando Gegio stava organizzando la prima rimpatriata sperasse di arrivare a tanto. E invece eccoci qui per il quinto anno consecutivo, sempre impazienti che arrivi il terzo sabato di ottobre per ritrovarci, raccontarci l’anno trascorso e insieme, tornare indietro di 25 anni ed essere ancora per una sera quel ragazzo spensierato e felice che frequentava il Sobrero.

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Il mitico Gatti colonna del VEZABRAGA

Quest’anno poi eravamo davvero al completo e se il Milan aveva il “GRENOLI”, il Napoli la “MAGICA” noi abbiamo riformato il mitico quartetto “VEZABRAGA” cioè Vescovo, Zanetti, Braghero, Gatti. I nostri fantastici 4 compagni di banco della fila centrale. Un quartetto stratosferico, che solo chi ha frequentato in quegli anni la nostra classe può raccontare. Una fonte inesauribile di divertimento, scherzi, ironia, sketch e bravura. Non l’ho mai detto apertamente, e questa forse è la volta buona e lo scrivo, secondo me loro quattro erano quelli con più talento informatico di tutti noi. Certamente tutti (o quasi) hanno poi lavorato nel campo, ma almeno per me è ancora questione di studio e applicazione, mentre sono certo che per Fabio, Alberto, Roberto e Gabriele è talento, una cosa naturale che o sei portato oppure deve studiare e applicarti. Per me, ragazzo tutto sommato timido e impacciato, erano un modello e un punto di riferimento.

La cena è come al solito passata via in un lampo e alcuni di noi hanno fatto le tre di notte perchè la voglia di stare insieme, di parlare, era grande e non volevamo che la serata finisse. E sono certo che Gegio, e tutti noi, stiamo già pensando: “ma quando arriva ottobre che devo andare alla cena con i miei compagni di classe!?!” Non scriverò nuovamente quello che Gegio dice ogni volta che parliamo di noi o ci incontriamo. Non sono così presuntuoso da pensare che nessuna altra classe scolastica dopo tanti anni si ritrovi ancora; credo però che nel nostro piccolo noi siamo una bella eccezione per il rapporto che ci ha legati allora e continua a legarci adesso.

Una delle Leggi di Murphy sull’informatica dice così: “Se gli architetti costruissero come i programmatori programmano, il primo picchio che passa potrebbe distruggere la civiltà”

Ecco forse con noi qualchecosa si salverebbe.

Grazie ragazzi.

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