Il mio “peggior” difetto

November 12th, 2021

Ieri sera, dopo parecchio tempo, con un caro amico abbiamo provato a rivederci per parlare un po’. La serata non è andata come previsto per problemi per così dire logistici: nessun bar era aperto. E quindi abbiamo rimediato con la buona e vecchia passeggiata in piazza.

Non abbiamo parlato moltissimo e ci siamo ripromessi di ritentare per la prossima settimana (bar permettendo); ma qualcosa ci siamo comunque detti ed è stato come ritornare ai bei tempi della nostra gioventù.

Tra i pensieri che ci siamo scambiati, uno in particolare mi ha colpito, quando abbiamo parlato della mia intransigenza intellettuale e del mio non risparmiare critiche e/o osservazioni, indipendentemente dall’interlocutore.

E’ vero: sono una persona che cerca di analizzare e capire le cose anzitutto con la proprio testa e che non si accontenta delle spiegazioni pronte e servite da altri. So che alcuni patiscono questo e mi dispiace.

Sono però altresì convinto che solo una buona dialettica (con persone disposte a rinunciare alla loro “certa” verità) possa permette un vero incontro con l’altro; e raggiungere se non la Verità Assoluta, perlomeno una idea condivisa di verità. Per poi ritrovarci fratelli e uomini, partecipi dell’umanità tutta.

Per me, iniziare un rapporto con una persona, significa ascoltarla e parlarci insieme. Scambiarci idee e pensieri, senza pregiudizi o a-priori. Sono però altresì ragionevolmente sicuro di alcuni pensieri e idee coltivate negli anni. Disposto anche a metterle in discussione. Però dall’altra parte ci deve essere lo sforzo di capirle e la capacità dialettica di farmi vedere i punti deboli o gli errori. Non mi basta sentirmi dire “è così e basta”.

Come Simone Weil (che mi perdoni per il paragone) sono una persona con una nostalgia infinita per la socialità, per l’amicizia. Ma al contempo che taglia via senza pietà ciò che nel rapporto con gli altri è illusione e/o forza.

Si, il mio peggior “difetto” è il pensare con la mia testa.

14 anni

November 6th, 2021

Cara amica, oggi sono 14 anni che sei entrata a far parte della mia vita, a ridarmi la vita. Sono tanti e sono successe tante cose belle e brutte, che ho vissuto grazie al tuo dono. Questa giornata la festeggerò come le altre: con la mia famiglia e nel tuo ricordo.

Gli esami fatti in settimana sono andati bene e sono contento, perché lo sai, siamo già nella seconda parte della statistica nella quale può succedere di tutto.

No, non mi è scomparso il sorriso triste che ho sempre avuto anche da bambino. Si è solo addolcito in questi ultimi anni grazie a te. Ho imparato ad apprezzare ogni momento, a vivere la vita con più leggerezza e gioia, anche se lo sai, a volte mi prende quel maledetto senso di colpa dei sopravvissuti che si chiedono perché.

E’ stato detto che “nessun uomo è un’isola, intero in se stesso”; né ho conferma ogni giorno, sulla mia pelle. Sai, quando ti sogno, tra la foschia attraverso la quale cerco di scorgere il tuo volto, penso che sorridi. A quel punto il sogno si interrompe; ma questo non mi lascia un vuoto, anzi mi sento sereno.

Ecco, forse la serenità (non dico felicità, è troppo per me), è questo: accettare il tuo dono, non pensare di dover fare chissà che cosa, ma vivere la propria quotidianità con gioia, godendo della vita insieme alle persone che mi vogliono bene.

Rimanere umani in questi anni è quello che ho imparato anche grazie a te.

Buon anniversario amica mia, mille e mille tenerezze.

Ripensare la Fiera del Tartufo di Moncalvo

October 31st, 2021

Anche quest’anno si è conclusa la 67ma edizione della Fiera del Tartufo di Moncalvo. Grande affluenza di pubblico nelle due giornate nonostante la seconda domenica il meteo non abbia aiutato.

Naturalmente soddisfatti gli organizzatori, contenti i nostri concittadini commercianti e ristoratori per l’affluenza, insomma tutti felici. Con ragione eh! Sia chiaro. Visto la situazione pandemica e le normative da rispettare, aver realizzato la fiera è già portare a casa il risultato.

Ma io, che mi sono sempre trovato a mio agio con le minoranze (quelle sensate ovviamente), credo sia arrivato il momento di fermarci a riflettere, serenamente e senza pregiudizi sulla nostra fiera.

Ho già scritto in un post precedente, delle non novità di questa edizione. Sono anni (almeno dieci) che non ci sono sostanziali differenze tra un’edizione e l’altra nel programma e nell’organizzazione della fiera.

Faccio qualche esempio: il sito internet della fiera è identico da anni. Viene semplicemente aggiornato il numero dell’edizione ed il programma. Tant’è che se si va a vedere più nel dettaglio si scopre che sono ancora citate manifestazioni non più fatte da anni.

Beh, direte voi, c’è la pagina Facebook o la pagina Instagram. Per quanto riguarda quest’ultimo non parlo per carità di patria. Pubblicare semplici foto e basta, spesso il giorno dopo e comunque non “in diretta”, non raccontando la fiera come invece imporrebbe un social (sennò che social è?) non mi sembra fare chissà che cosa. E per quanto riguarda la pagina Facebook anche qui nulla di chè. Anzi, a me questo continuo pubblicare meme con argomento il tartufo, ha anche un po’ stufato.

Il programma della fiera identico ormai da anni, nessuna nuova idea che provi a raccontare il territorio, il tartufo, la città di Moncalvo, la civiltà contadina in modo diverso dalla semplice promozione enogastronomica. Qualche laboratorio del gusto? Qualche dibattito serio e non le pelose e meste interviste del presentatore di turno?

La presenza femminile alla fiera? Ne vogliamo parlare? La donna come immagine da affiancare al tartufo? Non sarebbe il caso di andare (finalmente) un po’ oltre questo stereotipo anni 80?

E i cuochi, i contadini, i vignaioli? Mai coinvolti, mai sentiti alla fiera. Nulla di pensato per raccontare le loro storie, i loro saperi. Solo stand dove vendere prodotti e ristoranti da riempire di turisti e basta.

I giovani e la giuria. I primi pochissimo coinvolti, mentre la seconda è ormai un gruppo autoreferenziale chiamato due volte l’anno a giudicare e basta.

E come giustamente mi ha fatto osservare un ex amministratore moncalvese: mentre nell’albese c’è un’unica fiera e tutti si mobilitano per promuoverla ed arricchirla, da noi in Monferrato e nell’Astigiano si moltiplicano le manifestazioni e le fiere del tartufo, in concorrenza una con l’altra. Questo non è fare squadra, è massacrarsi a vicenda. Con buona pace del Sindaco di Asti o di altri che parlano di tour delle fiere e compagnia bella.

Credo che proprio per la sua storia e per quello che rappresenta la nostra fiera, un ragionare ed un interrogarsi sul suo futuro sia doveroso da parte di tutti noi moncalvesi.

Ce le meritiamo altre 67 edizioni di fiera, ma rinnovata.

A sostegno del servizio 118 di Moncalvo

October 23rd, 2021

Moncalvesi e Monferrini: questo blog sostiene la petizione portata avanti dagli amici Diego e Giovanni finalizzata all’estensione del soccorso H24 per quanto riguarda il servizio 118 per tutto il nord astigiano.

Già ora 60 comuni del nostro territorio monferrino a cavallo tra Asti ed Alessandria sono serviti dall’unico mezzo MSA (Mezzo di Soccorso Avanzato con medico ed infermiere) di Moncalvo. Il problema è che questo mezzo è operativo solo 12 ore al giorno. Durante le ore notturne occorre aspettare l’intervento dei mezzi MSA di Asti o Casale Monferrato. Stiamo parlando di circa 66.000 persone che non dispongono del presidio H24; a differenze dei nostri concittadini del Sud Astigiano che hanno visto attivare il servizio 118 H24 proprio nei giorni scorsi.

So che anche il Sindaco di Moncalvo si è espresso pubblicamente a sostegno dell’iniziativa e si è attivato per sostenere l’iniziativa.

I recenti avvenimenti che tutti ancora ricordiamo e dai quali finalmente iniziamo ad uscire, ci hanno confermato quanto la salute, e i relativi presidi sul territorio, siano fondamentali per noi cittadini.

A questo link è possibile firmare la petizione

https://chng.it/VMCqmxRyF6

Fiera del Tartufo Moncalvo 2021

October 21st, 2021

E siamo alla fine di ottobre e anche quest’anno, puntuale come la cometa di Halley, è in programma la Fiera del Tartufo di Moncalvo.

Si comincia domenica 24 ottobre per poi replicare domenica 31 ottobre. Il programma è bene o male lo stesso degli anni passati. Parafrasando un vecchio detto calcistico: “programma che vince non si cambia”. Nelle attività collaterali alla fiera anche quest’anno ci sarà la possibilità della passeggiata tra le colline, la visita ai vecchi camminamenti del castello di Moncalvo. Sarà ovviamente aperto il Museo Civico con la sua Collezione  Montanari di arte moderna e la possibilità di visitare le chiese di Moncalvo per ammirare le opere di Guglielmo e Orsola Caccia.

Presente in fiera lo stand gastronomico della Pro Loco di Moncalvo per chi volesse gustare uno street food tartufoso e per chi non si accontentasse c’è la possibilità del pranzo (su prenotazione) sempre presso la Pro Loco oppure nei ristoranti dei dintorni.

Si trovano tutte le informazioni sia sul sito web (il solito da anni ormai) o sulla relativa pagina Facebook.

Segnalo che quest’anno c’è la novità del programma della fiera consultabile online come un pdf da sfogliare. Nulla di trascendentale. Lo trovate a questo link.

https://www.flipbookpdf.net/web/site/c8b294087308547862a5f99347f905ecdd35634e202110.pdf.html

Nulla di nuovo quindi e temo che le idee scarseggino o forse ci si contenta di come le cose stanno.

Ma io una visita alla Fiera, nonostante tutto, continuo a consigliarla.

Questo blog è antifascista

October 10th, 2021

Non possiamo dimenticare che le montagne piemontesi, le Langhe e il nostro Monferrato sono stati la culla della Resistenza e dell’antifascismo.

Abbiamo il dovere morale di non dimenticare e di non permettere mai più che i germi del fascismo tornino ad attecchire nella nostra società.

Chi tace, chi fa distinguo, chi giustifica in qualche modo quello che è capitato ieri a Roma è complice.

Un grande partigiano, un grande piemontese: Nuto Revelli chiamò la prima banda partigiana da lui formata: 1a Compagnia Rivendicazione Caduti.

Ecco, sarebbe bello che la risposta di tutti noi sia una Compagnia Rivendicazione Caduti contro tutti i fascisti, i loro fiancheggiatori e tutti quelli che negano quello che è capitato durante la pandemia.

Perchè la storia della banda Italia Libera, di Dante Livio Bianco, di Nuto Revelli, di Duccio Garimberti, e di tutti i partigiani non venga mai dimenticata.

Il Fascismo non è un’opinione. E’ un crimine.

Sandro Pertini

Monferrato Distretto Digitale

October 5th, 2021

Nei giorni scorsi è entrato nella fase operativa il progetto Monferrato Distretto Digitale promosso dall’Associazione La Grande Occasione.

Questa associazione è, a mio modesto avviso, un unicum da seguire con attenzione e passione, nel “poco digitale” Monferrato. Un gruppo di persone che davvero pensano il futuro tra le nostre colline, senza avere paura di lavorare in rete e fare rete.

L’associazione, presieduta da Angelo Tibaldero (prima o poi Angelo riusciremo ad incontrarci, lavoro ed impegni personali permettendo!) vuole, con questo progetto entrato nella fase operativa, “rendere i borghi partecipanti un territorio attrattivo per nomadi digitali, smart worker e team di startup, nell’orizzonte temporale 2022-2032. Cogliere le opportunità del lavoro da remoto stimolerà la rinascita.”

Noto anche con piacere che tra i comuni aderenti a questo progetto è presente anche Moncalvo; dove (finalmente) hanno aperto il cantiere per la posa della fibra ottica e la realizzazione della rete NGN.

Sono sempre stato un convinto sostenitore della superiorità tecnologica di una rete FTTH, rispetto a qualsiasi altra alternativa (Wimax, 4G, 5G, FWA eccetera). Ed è inutile che ci nascondiamo: le meritorie iniziative per portare una “piccola banda larga” nei nostri territori sfruttando le tecnologie wifi ci hanno appunto solo dato una parvenza di banda larga; e il recente lockdown con il suo costringerci allo smart working e alla DAD ne hanno evidenziato tutti i limiti.

Nota di merito quindi al progetto Monferrato Distretto Digitale e all’associazione La Grande Occasione, senza però dimenticarci che un vero “rinascimento digitale” dei nostri borghi passa necessariamente per tre punti: sviluppo di una vera rete a banda ultra-larga (rete FTTH), colmare il digital-divide culturale dei nostri cittadini, promozione di iniziative “2.0” e legate alle specificità del nostro territorio.

Il Monferrato in ottobre

October 2nd, 2021

Qualche motivo per passeggiare nel nostro Monferrato in questo periodo

VI Edizione giornata Guglielmo e Orsola Caccia 2021

September 25th, 2021

Con la VI edizione della giornata dedicata a Guglielmo e Orsola Caccia in programma sabato 2 ottobre, si aprirà ufficialmente il periodo più importante per la nostra città di Moncalvo.

Ottobre è infatti per noi moncalvesi sinonimo di arte, vendemmia e tartufi.

Si parte con la giornata dedicata a Guglielmo e Orsola Caccia. Un momento di studio e riflessione sull’arte del più importante pittore della controriforma in Piemonte e della figlia Orsola, probabilmente la più importate pittrice del ‘600 italiano. Entrambi hanno vissuto a Moncalvo dove hanno lasciato importanti opere della loro arte.

Poi nel mese di ottobre tutto il Monferrato è in fermento per la vendemmia ed è un piacere girare tra le vigne e per cantine. I colori delle natura, resi ancora più belli, vivi e malinconici dal solo autunnale e dalle prime nebbie nelle valli tra le colline, rendono il nostro territorio un set fotografico unico al mondo.

Nei due ultimi week end del mese si terrà la 67° edizione della storica Fiera del Tartufo di Moncalvo; storico appuntamento monferrino per celebrare il Tuber Magnatum Pico.

Nel mese di novembre tradizionalmente si incominci la “stagione” della Bagna Cauda che storicamente nasce come momento conviviale per festeggiare la fine della vendemmia.

A dicembre sarà la volta della Fiera del Bue Grasso giunta alla 385° edizione. La festa del bollito e del bagnetto.

Insomma, tanti appuntamenti per venire a trovarci. Fateci un pensiero.

Links 15/09/2021

September 15th, 2021

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(via Il Post)