Archive for August, 2012

Links 31/08/2012

Friday, August 31st, 2012

Maria Montessori

I nuovi Kindle di Amazon

007 licenza di filmare

Tuesday, August 28th, 2012

Street View è l’arma segreta di Google (e dei servizi segrete nemici dell’Italia) per spiare i nostri 007. Pensate a uno scherzo? E allora leggete questo post di Mantellini che riprende un editoriale di Pierluigi Battista sul Corriere e capirete molte cose della cultura informatica e della rete di questo paese.

Links 24/08/2012

Friday, August 24th, 2012

Perdere e recuperare tutto online

La via tedesca alle unioni civili

Confessione di fede

Friday, August 24th, 2012

“Io credo in Dio, nella Trinità, nell’Incarnazione, nella Redenzione, nell’Eucarestia, negli insegnamenti dell’Evangelo. Credo, ovvero non faccio mio quanto la Chiesa dice al riguardo per affermarlo come si affermano dati dell’esperienza o teoremi di geometria, ma aderisco con l’amore alla verità perfetta, inafferrabile, racchiusa in tali misteri, e cerco di aprirle la mia anima affinchè la sua luce possa penetrare in me.

Non riconosco alla Chiesa alcun diritto di limitare le operazioni dell’intelligenza o le illuminazioni dell’amore nell’ambito del pensiero. Le riconosco la missione, in quanto depositaria dei sacramenti e custode dei testi sacri, di formulare decisioni su alcuni punti essenziali, ma soltanto a titolo di indicazioni per i fedeli. Non le riconosco il diritto d’imporre i commenti di cui circonda i misteri della fede come se fossero verità; e ancor meno il diritto di usare la minaccia e il timore esercitando, per imporli, il suo potere di privare dei sacramenti.

Per me, nello sforzo della riflessione, un disaccordo apparente o reale con l’insegnamento della Chiesa è soltanto motivo di sospendere a lungo il pensiero, di spingere il più lontano possibile l’indagine, l’attenzione e lo scrupolo, prima di osare affermare qualcosa. Ma è tutto. Detto questo, io medito su ogni problema relativo allo studio comparato delle religioni, sulla loro storia, sulla verità contenuta in ciascuna di esse, sui rapporti della religione con le forme profane della ricerca della verità e con l’insieme della vita profana, sul significato misterioso dei testi e delle tradizioni del cristianesimo; e tutto ciò senza preoccupazione alcuna di un possibile accordo o disaccordo con l’insegnamento dogmatico della Chiesa.

Sapendomi fallibile, sapendo che tutto il male che per debolezza lascio sussistere nella mia anima vi produce necessariamente una quantità proporzionale di menzogna e di errore, io dubito in qualche modo persino delle cose che mi appaiono più manifestamente certe. Ma tale dubbio concerne in pari misura tutti i miei pensieri, quelli che sono in accordo come quelli che sono in disaccordo con l’insegnamento della Chiesa.

Spero e conto fermamente di rimanere in siffatto atteggiamento fino alla morte. Sono certa che questo linguaggio non racchiuda alcun peccato. E’ pensando diversamente che commetterei un crimine contro la mia vocazione, che esige un’assoluta probità intellettuale. Nè posso discernere alcun movente umano o demoniaco all’origine di un simile atteggiamento. Esso può produrre solo pene, sconforto morale e isolamento. Soprattutto non ne può essere causa l’orgoglio ; perchè non c’è nulla che possa lusingare l’orgoglio in una situazione in cui si è agli occhi dei non credenti un caso patologico, dal momento che si aderisce a dogmi assurdi senza neppure la scusa di subire un’influenza sociale; mentre si ispira ai cattolici la benevolenza protettrice, un poco sdegnosa, di chi è arrivato verso chi è in cammino.

Non vedo dunque alcuna ragione di respingere il sentimento che è in me, cioè di perseverare in tale atteggiamento per obbedienza a Dio; se lo modificassi offenderei Dio, offenderei il Cristo, il quale ha detto: <<Io sono la verità>>. D’altra parte, già da molto tempo io provo un desiderio intenso e sempre crescente della comunione. Se si considerano i sacramenti un bene, se io stessa li considero tali, se li desidero, e se mi vengono rifiutati senza alcuna colpa da parte mia, non è forse questa una crudele ingiustizia?

Se mi si accordasse il battesimo, malgrado l’atteggiamento in cui persevero, si romperebbe con una consuetudine che dura da almeno diciassette secoli. Se questa rottura è giusta e desiderabile, se ci si rende conto che proprio oggi è di una urgenza più che vitale per la salvezza del cristianesimo – cosa che a me pare evidente – bisognerebbe allora, per la Chiesa e per il mondo, che si verificasse in forma eclatante, e non per iniziativa isolata di un prete disposto ad amministrare un battesimo oscuro e isolato.

Per tale motivo e per molti altri analoghi, fino ad ora non ho mai rivolto a un prete la domanda formale del battesimo. E non intendo farlo neppure ora. Tuttavia sento il bisogno – non astratto, ma pratico, reale, urgente – di sapere se, nel caso io lo domandassi, mi sarebbe accordato o rifiutato.”

(Simone Weil, Parigi 3 febbraio 1909 – Ashford 24 agosto 1943)

Mompracem!

Tuesday, August 21st, 2012

Io ci sono cresciuto con i romanzi di Salgari e la mia infanzia è un susseguirsi di sogni ambientati su prao malesi, dayachi tagliatori di teste, arrembaggi, paesaggi esotici e avventure mozzafiato.

E i ragazzi di oggi cosa leggono?

Facebook, Kaleidoscope90 e il caldo

Monday, August 20th, 2012

Anche Kaleidoscope90 ha ceduto al fascino della pagina su Facebook. Forse per colpa del caldo.

Facebook e la borsa

Saturday, August 18th, 2012

Sono passati esattamette 3 mesi e proprio ieri il valore delle azioni di Facebook è dimezzato rispetto alla quotazione iniziale. Forse chi si dimostrava scettico sulla quotazione iniziale andava ascoltato.

Server ssh per windows e desktop remoto

Thursday, August 16th, 2012

Per chi ha voglia di smanettare un pochino con il controllo remoto del pc e non si accontenta della pappa pronta di programmi come TeamViewer, il mondo opensource mette a disposizione per gli utenti windows tutta una serie di software adatti allo scopo.

Il primo che vi segnalo è freesshd (un server ssh) che permette di stabilire una connessione cifrata sicura (ssh) con interfaccia a riga di comando tra il pc sul quale è in esecuzione e un altro pc sul quale è in esecuzione il client ssh, come per esempio putty.

Certamente la shell a riga di comando di windows non è il massimo e allora ecco che ci viene in soccorso il desktop remoto, che come dice il nome stesso, permette di controllare visualizzando sul proprio pc locale il desktop (con relativa interfaccia grafica) del pc remoto. Questa opzione nei computer windows è prevista completa solo per le versioni “professional” mentre per le versioni “home” è previsto solo il client.

Per chi ha le versioni home di windows ma vuole comunque utilizzare il desktop remoto ecco allora UltraVNC (server e client) e se sono un paranoico della sicurezza possono abbinare ssh per creare un tunnel sicuro attraverso il quale far passare la connessione di desktop remoto.

Links 12/08/2012

Sunday, August 12th, 2012

Telecom ha venduto Virgilio (non quello di Dante)

Le app per bambini e i libri per ragazzi

Contraddizioni vissute sulla pelle

Thursday, August 9th, 2012

Il post che il bravissimo Aubrey ha scritto sul suo blog mi ha colpito allo stomaco con la forza di una palla sparata da un cannone. Quante volte io o i miei amici ci siamo lodati per aver fatto quel poco di volontariato (facile) nell’oratorio della nostra parrocchia o in qualche associazione della nostra città. Io, salvo per esperienza personale con la mia malattia, non ho incontrato contraddizioni così forti come quelle vissute da Aubrey in Romania.

Ci sono esperienze che ti cambiano profondamente, ti lavorano nel profondo senza che tu te ne accorga se non a distanza di anni. Per alcuni sono lo scontrarsi con la tragica realtà del dolore senza ragione, della violenza dell’uomo sull’uomo senza motivo, del capire che molte volte la frase “il dolore fortifica e ci fa crescere come persone” è una cazzata; al contrario molti nel dolore si abbruttiscono ed emerge il lato più oscuro dell’uomo. Per altri l’esperienza che cambia la vita, o almeno la visione che hanno della vita, può essere un viaggio o l’incontro con altre persone.

Io non credo che tutta questa sofferenza, questo male di vivere, queste cose che non vanno, queste contraddizioni come le chiama Aubrey, vadano perdute e siano prive di significato. Già solo il fatto che lo hanno spinto a distanza di anni a scriverne sul blog è segno che non sono state perse. Un vecchio detto dei padri del deserto dice: “Non avventarti contro le tenebre, preoccupati di tenere accesa la tua lampada”. Non spetta a noi salvare il mondo, dare una risposta a tutto, preoccuparci di aiutare tutti. Sentire il dolore del mondo, il dolore degli uomini quello sì, farlo proprio, provare compassione, fare quanto è in nostro potere per alleviarlo e limitarlo, coscienti del fatto che sarà solo una goccia, illumineremo solo una piccolissima parte delle tenebre.

Post come quello di Aubrey sono come la frase di John Donne citata da Ernest Hemingway: ci ricordano che tutti noi partecipiamo dell’umanità.