Archive for September, 2010

Prove tecniche di trasferimento piattaforma

Wednesday, September 29th, 2010

Sul mio spaces è comparso questo messaggio di Microsoft. Windows Live (per i blog) si spegne e passa a WordPress. Si parte con le prove tecniche di trasferimento.

Oltre ai tanti commenti in rete e nel forum di Windows Live a  me sembra anche il taglio di un ramo secco da parte di Microsoft.

La provincia c’ha i numeri?

Sunday, September 26th, 2010

Recentemente, grazie anche ai social network, sono stati riallacciati i contatti con i miei ex compagni di classe delle superiori. Carlo, mio ex compagno è come mi ricordavo, sempre il più attivo, e ci ha coinvolti in una cena di rimpatriata.

Andrea ha avuto la bontà (e lo stomaco) di leggere il mio blog e questo mio post sulla vita di provincia rispetto alla vita di città lo ha indotto a mandarmi una mail nella quale difende, lui che ha anche lavorato in grosse città, la vita della provincia.

Il mio post voleva mettere in evidenza come gli altri (cittadini) ci guardano e di come noi viceversa guardiamo loro. Non nego che in provincia non ci possano essere eccellenze. Ma le condizioni italiane non aiutano a farle nascere o emergere. Inoltre, a mio modesto avviso, la provincia non sfrutta appieno tutto il suo potenziale. Faccio un esempio: la famosa Silicon Valley è appunto una valle, tutto sommato periferica negli Usa; non è NY per intenderci. Eppure è lì che si fà innovazione, e non certo per caso. Ecco da noi c’era la possibilità della Silicon Valley, cosa era l’Olivetti e tutto l’indotto di Ivrea? Persino in Autostrada c’è ancora il cartello pubblicitario: Ivrea città dell’informatica. E invece cosa è rimasto? Appunto: il cartello.

Certamente la qualità della vita in provincia è migliore che nelle grandi città, ma questo parametro, per quanto importante, da solo non basta. La ngn sarebbe una grande opportunità di sviluppo per le provincie (intese come territorio perificherico alle città e non come soggetto politico), ma già solo nella mia realtà locale non ho ancora sentito nessuno, privati, istituzioni pubbliche, aziende, muoversi per essa.

Anche dal punto di vista strettamente culturale in provincia si insegue in modo eccessivo una riscoperta della cultura locale, che per quanto da conoscere, è periferica rispetto ai grandi temi della cultura nazionale o internazionale. Non tutti hanno la fortuna di chiamarsi Roma e di avere alle spalle secoli di storia e influenza. La maggior parte dei paesi o anche solo cittadine, ha alle spalle una normalissima e tutto sommato noiosa vita tardo mediovale; basti pensare alla maggior parte dei paesi del mio Monferrato. Eppure non si perde occasione per promuovere la propria cultura locale. Per carità, lungi da me pensare che questo non sia importante, ma la sola promozione del locale fà perdere di vista che si è inseriti in un ambiente più grande, in una società più grande e alla lunga si diventa appunto periferici e ininfluenti.

Non voglio nemmeno sostenere che la città sia meglio della provincia, mi vengono in mente numerosi esempi di luoghi periferici eccellenti: penso al festival di Giffoni, a quello di Carpi, al Mart di Rovereto e Trento. Se ci si rende conto delle potenzialità che la provincia può offrire e se le si fanno emergere e le si sostengono le periferie allora hanno la possibilità di crescere e con loro i loro abitanti.

Provare a divulgari internet con i libri

Thursday, September 23rd, 2010

E’ da oggi in libreria il nuovo saggio di Alessandro Gilioli e Arturo di Corinto. In questo libro i due noti blogger provano a far uscire dalla rete argomenti che in rete sono molto dibattuti ma che in realtà toccano il nostro futuro e quello dei nostri figli.

«Quando ci sono cose da sapere io non ho bisogno di Internet perché ho Letta che è un internet umano».
(Silvio Berlusconi, 4 settembre 2009)

«Basta con i blog, sono solo pieni d’insulti».
(titolo di prima pagina de “il Giornale”, 4 gennaio 2009)

«Facebook è più pericoloso dei gruppuscoli degli anni Settanta».
(Renato Schifani, 15 dicembre 2009)

«I social network si sono trasformati in pericolose armi in mano a pochi delinquenti che sfruttando l’anonimato incitano alla violenza, all’odio sociale e alla sovversione».
(Gabriella Carlucci, 14 dicembre 2009)

«Perché nessuno ha messo sotto processo internet, che pullula di lerci siti pedofili?».
(Paolo Granzotto, 11 aprile 2010)

“Io non riesco ad abituarmi al fatto che si debba apprendere ciò che accade in Italia e nel mondo solo attraverso internet”.
(Giorgio Napolitano, 9 aprile 2010)

«La guerra a internet è una guerra contro i nostri figli»
(Lawrence Lessig, 16 marzo 2010)

Ecco il libro cerca di spiegare perché oggi in Italia su internet siamo ancora a questi livelli. Un ritardo che ci costerà caro.

Cosa succede in Unicredit

Wednesday, September 22nd, 2010

I miei affezionati 15 lettori sanno che cerco di mantenermi aggiornato anche sulle questioni economiche, per non essere impreparato di fronte alla globalizzazione che avanza e al peso sempre maggiore che l’economia ha ormai nella nostra società. Inoltre recentemente sono diventato cliente del gruppo Unicredit e quindi come dire, gli sviluppi della storia mi interessano in prima persona.

Ecco allora venire in soccorso, come al solito, Il Post con questo bell’articolo di Francesco Costa, dove in modo molto chiaro si fa’, come si dice, il punto della situazione.

Buoni propositi

Wednesday, September 15th, 2010

Come segnala Anna Masera su La Stampa si apre a Vilnus l’Internet Governance Forum promosso dall’ONU, per lo sviluppo della rete e tutto quanto attiene ad essa.

Un gruppo di volenterosi proporrà l’approvazione della Carta dei Diritti Digitali. Speriamo che non si tratti solo del solito meeting di facciata e oltre alle parole finalmente si produca qualcosa di concreto.

Linee guida per spartirsi la ngn

Tuesday, September 14th, 2010

Recentemente ilSole24ore ha anticipato un rapporto del comitato per ngn dell’Agcom. In questo documento definito “top secret”??? vengono proposte le regole per la costruzione della nuova rete a banda larga e il graduale swich off della rete in rame.

Nella sua rubrica su Punto Informatico Massimo Mantellini analizza questo documento con il suo solito stile caustico. Ma come non essere della stessa opinione? Un documento sulla ngn interamente incentrato sul modo in cui spartirsi le aree più vantaggiose e senza un minimo tentativo di produrre una buona idea per portare la ngn a tutti voi lo definireste adeguato per il futuro della rete in Italia? E mentre noi stiamo ancora al comitato altri paesi stanno investendo e metto l’accesso alla banda larga come diritto fondamentale del cittadino.

Poi uno si vede in tv la pubblicità della Alice Telecom che navighi senza limiti fino a 20MB e poi scopri che a Moncalvo, dove peraltro arriva solo la 7MB, non è più possibile attivare nessuna adsl. Un paese di 3500 abitanti con, esagerando, la possibilità di solo 100 connessioni adsl. Questa è la situazione della rete in Italia. Altro che sogni di gloria con la ngn.

Sempre nel famoso documento (ormai disconosciuto dallo stesso comitato che lo ha redatto)  è indicato come spartirsi l’Italia in zone più o meno profittevoli ed è scritto che le principali località turistiche dovrebbero rientrare nel cluster 1. Riprendendo questo mio post, vorrei capire se qualcuno degli enti o delle persone che si occupano di turismo nel monferrato si è mai interessato alla situazione della banda larga in zona. Questi signori pensano di risolvere tutto con agnolotti e tartufi?

E mentre i nostri politici fondano correnti/partiti/fondazioni con riferimento al futuro, loro stessi sono incapaci di pensare e progettare il futuro e ancor meno proporre una visione di futuro alle autorità di controllo che nominano.

In memoria di Giorgio Ambrosoli

Thursday, September 9th, 2010

Oggi sembrava una buona giornata, in ufficio situzioane sotto controllo, a casa idem, Adele sta bene, insomma sembrava un giorno tranquillo ma ecco la sorpresa.

Apro la home page de il post e leggo una frase che Giulio Andreotti avrebbe pronunciato nell’intervista rilasciata a Giovanni Minoli per la puntata di stasera “La storia siamo noi”.

Riguardo alle dichiarazioni di molti politici attuali ho spesso chiuso le orecchie, spento il cervello e perso la capacità di indignarmi. Ma dopo questa frase di Andreotti mi è venuto il voltastomaco. Nella migliore delle ipotesi un tentativo di sdrammatizzare o un cinismo senza limiti, nella peggiore non oso immaginare o pensare ma citando un altro celebre motto del nostro: “a pensar male si fà peccato ma spesso ci si azzecca”.

Dunque secondo il nostro senatore a vita, fare il proprio dovere, con coscienza, servendo la legge e le istituzioni, è uguale ad andarsi a cercare guai? Una affermazione, che se vera, distruggerebbe in un colpo solo l’idea stessa di società civile, di stato inteso come comunità, istituzione avvallerebbe l’idea che in Italia, per anni, abbiamo davvero avuto al potere due stati: uno legale e l’altro illegale e propenso al solo tornaconto personale e alla crescita del proprio potere.

Ebbene con buona pace del senatore Andreotti, è certo che Ambrosoli è stato assassinato perchè faceva il proprio dovere con coscienza, e lui dovrebbe saperne qualcosa visto che all’epoca era nella stanza dei bottoni, così come è un dovere civico in questo nostro povero paese sfortunato, ricordarsi del suo sacrificio e del sacrificio di molte altre persone servitori dello stato abbandonati alle ritorsioni delle mafie e del terrorismo. Ricordo anche che Ambrosoli è stato insignito della medaglia d’oro al valore civile e a lui sono intitolate piazze, vie, la biblioteca del palazzo di giustizia di milano e altre cose.

Aveva ragione Brecht: “Sfortunato il paese che ha bisogno di eroi” e sfortunato, perchè senza futuro, il paese che ha senatori come Andreotti.

Io ad Adele, appena potrà capire, parlerò di Ambrosoli e glielo indicherò come modello civile da imitare nella sua onestà, coerenza e indipendenza. Con buona pace di Andreotti, di quanti vogliono farci perdere memoria e di quelli che togliendoci gli insegnamenti del passato ci costringono a riviverlo.

Revisione passata

Wednesday, September 8th, 2010

Lunedì scorso fatto visita di controllo a novara per i 3000 km del pezzo di ricambio. Sembra tutto ok salvo piccolo aggiustamento della terapia con una dose in più di Rapa Nui.

Linus perde la coperta

Wednesday, September 8th, 2010

Linus (deejey e direttore artistico di Radio Deejey) sul suo blog ha “perso le staffe” a causa dei commenti ricevuti dai suoi lettori dopo le decisioni di cambiare parte del palinsesto della radio.

Non ascoltando molto la radio non entro nel merito della questione, ma la frase di Linus “mi fa orrore il mondo di internet” è perlomeno avventata e spero sia stata scritta in un momento di grande rabbia/delusione. Se persone come lui, che reputo intelligenti e che frequentano la rete da qualche tempo, danno giudizi così trancianti, allora  davvero la cultura di internet in italia è ancora agli inizi.

Cultura Ebraica a Moncalvo

Saturday, September 4th, 2010

Domenica 5 settembre è la giornata della Cultura Ebraica. Anche Moncalvo participa all’evento organizzando visite guidate al vecchio cimitero (ancora in uso) della, un tempo fiorente, comunità ebraica moncalvese.

Una buona occasione per conoscere la storia degli ebrei moncalvesi e avvicinarsi al ricordo di una comunità che è stata per molto tempo una delle più importanti del piemonte.