Archive for August, 2010

Dopo Renzi ecco Civati

Tuesday, August 31st, 2010

Dopo il parlar chiaro di Matteo Renzi ecco le proposte e le idee di un Giuseppe (Pippo) Civati in grande spolvero. Forse qualcosa si muove nel PD.

Eataly in New York

Tuesday, August 31st, 2010

Eataly apre oggi il suo negozio a New York. Il cibo italiano al centro del mondo, ma come spiega Farinetti, c’è ampio spazio per prodotti locali accuratamente selezionati e che meritano essere conosciuti e mangiati.

Matteo Renzi non le manda a dire

Monday, August 30th, 2010

Oggi nell’intervista a Repubblica il Sindaco di Firenze Matteo Renzi non le manda certamente a dire ai dirigenti del PD.

Finalmente qualcuno che dire chiaro e tondo che certa gente, nonostante magari abbia anche dei meriti, sarebbe ora che lasciasse il proprio posto perché solo con una forte discontinuità si riuscira a fare qualcosa per questo nostro bello e sventurato paese.

In futuro agnolotti per tutti

Sunday, August 29th, 2010

Leggo sul Il Monferrato di venerdi che continua lo scambio epistolare tra vari personaggi che in un modo o nell’altro lavorano nel settore turistico. Due di questi personaggi mi sono noti.

Il primo è Gilberto Borzini che, oltre ad essere professore universitario esperto di turismo, ha anche aperto un negozio di prodotti tipici nella mia città; il secondo è Virgilio Gavazza noto commerciante moncalvese e presidente dell’associazione Moncalvo in tavola.

Il pomo della discordia, mai frase fu più adatta, è ovviamente la promozione turistica del monferrato e del suo territorio. Sembra che al nostro prof la promozione esclusivamente gastronomica non piaccia, è necessario percorrere anche altre strade, il vero turismo non è quello mordi e fuggi delle sagre paesane, il turista vuole anche altro: divertimento, cultura, eccetera. Ovviamente tutto questo urta le idee del Virgilio Gavazza che rispondendo con una lettera al nostro prof difende la promozione della gastronomia monferrina e mette l’accento sulle iniziative prese dai commercianti moncalvesi per promuovere e tutelare i loro prodotti tipici, sottolineando che grazie ad essi il turismo da mordi e fuggi, con il tempo, si fidelizza e via di questo passo.

Non pretendendo di risolvere la questione vorrei però dire due cose, partendo dalla premessa che quanto sostiene il prof Borzini non è una novità e tutti gli operatori turistici del monferrato sanno che la sola promozione gastronomica non basta e pertanto non mi suonano di verità rivelata le affermazioni del nostro, e per dirla tutta, la sua fama in rete non è delle migliori, ma per par condicio linko anche la sua versione.

E daltra parte conosco Virgilio Gavazza, siamo coetanei, saltuariamente acquisto anche i suoi agnolotti che sono buoni, ma nonostante questo non posso non rilevale che le sue tesi suonano semplicistiche e vecchie . Il sostenere le sagre e i prodotti tipici non ci deve impedire di vedere che il 99%  dei partecipanti di queste manifestazioni sono persone che abitano nel raggio di 50 km. Questa situazione, ha ragione Borzini, non è promozione turistica, è fare un mercato (nel senso di luogo di vendita) in modo diverso.

Ma per dirla fuori dai denti tutte le volte che leggo di querelle sulla promozione turistica del monferrato mi cascano le braccia. Ma come?!? Ma possibile che pretendiamo di risolvere i problemi del nostro territorio solo con il turismo? Ma pensiamo sinceramente che il futuro di Moncalvo o di Casale sia il turismo? Certamente non saranno i, pur buoni, agnolotti di Virgilio il futuro dei giovani di moncalvo, così come non saranno solo le pur buone iniziative del prof Borzini a far si che tutto il monferrato viva di turismo.

Se l’Italia non è riuscita a trattenere in una sua università il bravo Simone Ferraro di Casale, brillante fisico laureatori a Cambrige e ora ricercatore a Princeton e al KICP di Chicago che in una sua recente intervista sempre al Il Monferrato afferma: “… negli Stati Uniti si può aspirare a una vita agiata con i risultati dei propri studi” e ancora “Ci sono tanti buoni cervelli in Italia, ma per crescere devono scappare e sono rimasto stupito dalle opportunità offerte ai giovani negli Stati Uniti”, come possiamo pretendere che giovani “più normali” restino qui a Moncalvo o a Casale quando sappiamo offrire loro solo un futuro come operatore turistico?

Casale e il casalese negli anni 50 erano la capitale del cemento. Ora Buzzi Unicem è vero che ha mantenuto la sede e lo stabilimento, ma nella prima non si fa certamente ricerca e innovazione, e per quanto riguarda il secondo è lo stabilimento storico e pertanto attivo per tali motivi. La Cerruti, altra storica azienda, ha il suo centro ricerche a Vercelli, la Diffusioni Grafiche ha dichiarato fallimento, l’industria del freddo casalese è, passatemi la battuta, congelata. Forse sono questi i temi che andrebbero affrontati, per carità anche il turismo dovrà fare la sua parte, ma non credo che possa da solo risollevare un territorio. Cultura, Turismo, Nuove Tecnologie, Industrie, Servizi; questo secondo me il mix sul quale bisogna lavorare e sul quale, se è il caso, polemizzare.

Per la cronaca: Simone Ferraro ha partecipato all’importante congresso internazionale della Scuola Internazionale di Cosmologia di Trieste. La notizia divertente, o tragica, fate voi, è che era con la delegazione degli Stati Uniti e pertanto non rappresentava l’Italia.

Questione di diritti umani

Friday, August 27th, 2010

Finalmente la Chiesa interviene sulle espulsioni dei Rom messe in atto dal governo Sarkozy. E lo fa con parole che sottoscrivo appieno e nelle quali non si fa nessun richiamo religioso ma semplicemte si ricordano i diritti elementari di ogni singolo uomo/donna/bambino.

Ecco la Chiesa che mi piace: sempre dalla parte dei più deboli.

Caro Walter ora (ma) anche basta

Friday, August 27th, 2010

Dopo la famosa lettera di Veltroni pubblicata dal Corriere, con la quale il nostro ci dice quello che servirebbe al nostro paese e quello che lui farebbe, mi sono preso una bella boccata di aria fresca leggendo la risposta di Ivan Scalfarotto.

Io sono uno di quei milioni di italiani che ha votato Veltroni alle primarie e alle successive politiche, proprio perché lo ritenevo portatore di innovazione, di una idea di partito finalmente moderna e al passo con il resto delle altre democrazie occidentali. Un politico con un progetto di lungo respiro e fatto di una stoffa diversa rispetto agli altri leader del PD.

Però ha perso. E’ vero che il PD è un partito con una dirigenza divisa in guerra fra bande, con ciascuno impegnato a tirare l’acqua per il proprio seguito e il Walter è stato il primo a lascirci le piume, però ha ragione Scalfarotto quando dice che la sua occasione l’ha avuta. Nessun leader di altri stati dopo una sconfitta e il ritiro dall’attività politica pretende di dettare al paese la propria ricetta facendo sapere a tutti quello che lui farebbe. Dopo che Al Gore è stato sconfitto da Bush nella corsa alla Casa Bianca, non ha più rotto le scatole agli americani per dire cosa avrebbe fatto nè le ha rotte al Partito Democratico. Si è ritirato. Ha fatto altro. Idem altri leader occidentali vedi Gordon Brown.

E questa è la seconda ragione per la quale Veltroni non mi convince più. Ha parole da innovatore, un nuovo modo più moderno di fare politica, però nei fatti, sei sempre lì, non te ne vuoi andare, hai avuto la tua occasione, il tuo tempo. Sei stato sconfitto e tu stesso hai rinunciato a proseguire. Basta. Le luci della ribalta si sono spente. Dedicati ad altro come hai più volte annunciato. Invece continuando a intervenire si comporta ne più ne meno come tutti i politici per i quali una sconfitta non è mai definitiva e un posto lo si trova sempre per sistemarsi.

Siamo un paese il cui presidente della repubblica ha più di 80 anni, il presidente del consiglio più di 70, se va bene il prossimo candidato del PD al governo ne avrà 60 e nota bene tutta gente che è in politica da almeno 20 anni. Tutto questo avrà un peso nel declino dell’Italia o no?!?

Grazie per la lettera Walter, però ora fuori dalle ……

Un pensiero sempre attuale

Tuesday, August 24th, 2010

Oggi anniversario della morte di Simone Weil nel sanatorio di Ashford. Ma il suo pensiero e i suoi scritti sono più che mai attuali. Anche per la stessa Chiesa Cattolica.

La biografia di Simone Weil scritta da Simone Petrement è la mia lettura di questi giorni.

Metti Ubuntu nel pc

Monday, August 23rd, 2010

Oggi pomeriggio ho installato Ubuntu 10.04 sul notebook Samsung che ho utilizzato per testare il Windows 7. Tutto è filato liscio come l’olio grazie a Grub e il pc era pronto e funzionante in meno di 1 ora!!

Potenza di Linux!!

Metti l’antivirus nella cpu

Saturday, August 21st, 2010

Il colosso dei chip Intel ha acquistato McAfee nota software house di Santa Clara produttrice del famoso antivirus

Non è mai troppo tardi

Thursday, August 19th, 2010

FareFuturo, il movimento dei finiani, prova a spiegare come mai non si erano accorti prima di come fosse B.

(via Il Post)