Archive for the ‘politica’ Category

La legge sul cyberbullismo

Saturday, May 20th, 2017

Dopo un lungo iter parlamentare è stata approvata la legge sul cyberbullismo. Abbiamo rischiato che fosse un pasticcio senza precedenti, e l’essere riusciti ad approvare il testo “originario”, senza quelle storture che il PD alla Camera aveva infilato, perlomeno ci salva dall’ennesima brutta figura di popolo digitalmente incompetente.

Detto questo, Massimo Mantellini giustamente evidenzia come tale legge sia come al solito un provvedimento estetico, debolissimo dal punto di vista attuativo. Ma come è possibile pensare di fare prevenzione, cultura digitale, con 220.000 euro da dividere tra le 8000 scuole italiane?

Ma a nessuno sfiora il dubbio che quello che manca è proprio la prevenzione? Insegnare la cultura digitale ai nostri ragazzi? Investire sull’educazione? No. Serve subito un provvedimento di facciata, far balenare l’idea della punizione esemplare, perché sono cose che portano subito voti, riconoscimenti immediati, gratifiche personali.

Il pensare, il progettare, incominciare un percorso di educazione digitale per i nostri ragazzi, sono cose che occupano tempo, lunghe, non danno subito risultati; insomma non se le fila nessuno.

Ma chi è veramente dalla parte dei giovani, dei ragazzi, delle nuove generazioni? Chi immagina solo punizioni esemplari, divieti e pene o chi come Mantellini immagina percorsi di educazione, di cultura, di prevenzione?

Casaleggio e il Movimento 5 Stelle

Sunday, April 17th, 2016

Gianroberto Casaleggio è stato certamente una personalità in Italia, in politica e nella modesta internet italiana. Massimo Mantellini ha scritto un post sulla scomparsa di Casaleggio tratteggiando un ritratto del personaggio non con le solite tinte adulatorie di circostanza, ma mettendone in luce le contraddizioni, i chiaroscuri, la visione “della rivoluzione digitale” come panacea di tutti i problemi italiani. L’idea di internet, della democrazia digitale, che Casaleggio aveva,  secondo Mantellini era già vecchia e poteva attecchire solo in un paese arretrato digitalmente come l’Italia.

A mio modesto parere questo post spiega molto meglio di mille analisi sociologiche quello che è stato Casaleggio e il Movimento da lui fondato insieme a Grillo.

Io non credo che internet sia la soluzione di tutti i problemi dell’Italia, è certamente una grande opportunità di cambiamento, una leva che può e deve essere usata per modernizzare il paese, ma non sarà la rete a salvarci.

Biscotti amari e cookie law

Saturday, June 6th, 2015

La cosidetta Cookie Law in salsa italiana sta suscitando polemiche a non finire. Hanno scritto meglio di me tra gli altri: Andrea Beggi, Massimo Mantellini, Giuseppe Granieri.

La mia opinione è che le buone intenzioni di una maggior tutela della privacy si sono al solito trasformate in una “grida manzoniana” che colpisce indiscriminatamente tutti, in particolare chi ha siti personali, amatoriali e via dicendo, i poveracci per intenderci. Gente che ha messo online siti con strumenti molto semplici e/o cms opensource e che ne capisce poco di cookie, html e tutto il cucuzzaro. Come è possibile pretendere che si adeguino alla norma? Certo il Garante ha precisato che se il sito non ospita pubblicità e usa solo cookie tecnici non è necessario il banner di avviso ma solo l’informativa sulle cookie policy. Già e chi usa (ormai li usiamo tutti) i pulsanti social per la condivisione o include video di youtube? Anche qui dovrei sapere se questi plugin fanno uso di cookie ma come faccio a saperlo? Mi spulcio il codice di questi programmi? Insomma siamo ancora lontani dal capire che deve fare cosa.

Allo fine di tutto questo che cosa rimarrà? Io credo che chi si preoccupa della propria privacy in rete sappia già cosa fare e qui credo siamo una minoranza, il resto temo che non si interessi e clicchi a caso accettando tutto. E non sarà certamente la Cookie Law che produrrà cultura digitale sulla privacy.

Per tornare al tenutario di questo blog e ai suoi 5 (cinque) lettori informo che il banner non l’ho messo ma ho aggiunto la pagina della Cookie Policy ricopiando quasi pari pari quella di Andrea Beggi che spero non se la prenda, ma l’ho trovata così bella e divertente che non ho resistito e la condivisione è alla base dei blog e di internet. Per il resto aspetto di capire bene se basta questa pagina o devo fare altro.

La politica delle reti

Thursday, May 28th, 2015

Questo post di Mantellini, indirizzato anche al PdC è la sintesi di quello che oggi è il nostro ritardo digitale.

Yes equality

Saturday, May 23rd, 2015

image

Il popolo irlandese ha scritto una pagina della storia. Oggi è una giornata straordinaria. Grazie.

 

Pippo Civati lascia il PD

Thursday, May 7th, 2015

A me sinceramente dispiace che Pippo Civati lasci il PD. Io ho sempre sognato un tandem Renzi-Civati e non riesco a capire cosa l’ha impedito.

Ennesimo decreto anti-internet italiano

Thursday, March 26th, 2015

Come riporta giustamente Massimo Mantellini, la nuova proposta di legge antiterrorismo permetterà (per legge) lo spionaggio internet dei cittadini, violando quello che a tutti gli effetti è il nostro domicilio. Già il vecchio decreto Pisano aveva affossato lo sviluppo del wi-fi, per non parlare dei vari tentativi di censura a blog e siti.

Inizio a pensare che questo governo a parole sostiene lo sviluppo di internet e della rete, ma nei fatti si comporta diversamente. Come dice giustamente Mantellini, nella migliore delle ipotesi il legislatore è incompetente. Ma temo il peggio.

Speriamo che Stefano Quintarelli, che per primo ha lanciato l’allarme, riesca a metterci una toppa come ha già fatto tempo fa.

La banda ultra larga è ancora agli annunci

Wednesday, March 4th, 2015

Il governo ha presentato l’ennesimo piano per modernizzare l’infrastruttura della rete italiana e spingere lo sviluppo digitale. I numeri rispetto agli altri paesi europei ci condannano senza appello: solo il 20% dei cittadini italiani può disporre di una connessione a 30Mps contro il 62% della media europea. Il governo vuole colmare questo ritardo portando 30Mps a tutti entro il 2016 e i 100Mps al 50% dei cittadini entro il 2020.

A me sembra solo l’ennesimo annuncio. Spero per me, ma sopratutto per Adele che questo piano diventi realtà, ma visti i precedenti e la considerazione che di internet e delle tecnologie digitali hanno gli italiani nutro dubbi.

Nell’azienda dove lavoro, abbiamo necessità di fornire accesso vpn alla nostra rete intranet e implementare un servizio telefonico con un contact center esterno. Tutto questo sarà possibile solo con accrocchi Telecom per aumentare la banda della nostra misera hdsl 2mb/2mb. Questo perché a Moncalvo, nonostante si possa attivare una adsl fino a 10mb, le connessioni simmetriche (tipiche delle reti a banda ultra larga e ngn) non sono direttamente attivabili.

A dimostrazione che la rete ngn è una necessità primaria delle aziende italiane e del sistema paese.

 

1 10 100 Quintarelli

Wednesday, February 11th, 2015

Leggo sul blog di Mantellini quello che Stefano Quintarelli è riuscito a fare in parlamento. Ecco a cosa servono nei posti giusti le persone che conoscono la rete e le nuove tecnologie: ad evitare di legiferare, sbagliando, su cose che non si conoscono.

Associazioni moncalvesi crescono (troppo)

Thursday, September 4th, 2014

Nella grande e affollata galassia delle associazioni moncalvesi brilla una nuova stella:  l’associazione Moncalvo Viva, che nasce come continuazione del progetto politico della lista omonima recentemente sconfitta alle ultime elezioni amministrative .

Non me ne vogliano gli amici di Moncalvo Viva, ma come già successo recentemente, non mi ha mai convinto il proliferare dell’associazionismo moncalvese. Questa “gara” a fondare associazioni con scopi simili se non identici, la trovo ridicola oltre che una dispersione di energie che Moncalvo non può permettersi. Capisco che in qualche modo si doveva dare una continuità “politica-sociale” alla lista sul lungo periodo (le prossime elezioni sono lontane) ma a tutto c’è un limite e io l’associazione non l’avrei fatta.

Il sottoscritto però non conta nulla e quindi l’associazione è stata costituita e qui potete leggere lo statuto. Divertente, non so se voluto o meno, la citazione alla felicità dei moncalvesi che riprende un’articolo della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti. Per il resto gli scopi e lo statuto riprendono le idee e proposte già espresse nel programma politico della lista.

Come non mi aveva convinto il programma politico, così non mi convince lo scopo che la neonata associazione si prefigge. Mi sono andato a rileggere alcuni post dove esprimevo considerazioni su Moncalvo e il suo futuro, per esempio sul turismo e cibo, associazioni e internet, sviluppo digitale. Mi sembrano ancora attuali e senza risposte.