Archive for the ‘cibo’ Category

Cena monferrina e i Vini Olivetta

Saturday, November 2nd, 2019

Questo post non è una marchetta, è invece un omaggio, un riconoscimento all’impegno, alla passione e al rispetto per il territorio e la sua gente da parte di una intera famiglia che crede in quello che fa e nelle potenzialità che il nostro straordinario Monferrato ha.
Sabato sere sono stato invitato a cena. Il menù era a base di polenta, spezzatino, torta cioccolato e pere, e per finire le nostre monferrine pere martin al vino.
L’invito è stato particolarmente gradito anche perché sapevo che avrei bevuto i vini dell’Azienda Agricola Olivetta. Questa azienda, situata a Castelletto Merli, ad un tiro di schioppo da Moncalvo, è una delle eccellenze del Monferrato. A condurla sono due grandi “giovani ragazzi”; Marco e Elisabetta; che con impegno e dedizione producono vini eccellenti.

Prima della cena abbiamo aperto con l’antipasto tipico monferrino: salame crudo, giardiniera e grisia. La giardiniera per chi non lo sapesse è uno dei più tipici antipasti monferrini. E’un misto di verdure cotte in salsa di pomodoro e aceto. Si raccolgono i pomodori ben maturi, si cuociono e si passano fino ad ottenere una salsa priva di semi e bucce, si unisce olio extravergine di oliva, aceto bianco, sale fino, zucchero e quando il tutto riprende a cuocere si unisce la verdura lavata e asciugata a pezzetti. Prima si mettono le cipolline e le carote con il sedano, poi i fagiolini e dopo un po’ il cavolfiore, per ultimo il peperone giallo e la zucchina: verdura più tenera e bisognosa di meno cottura, foglie di alloro e chiodi di garofano. A cottura ultimata si riempiono i barattoli con la giardiniera ancora bollente, un filo d’olio e si ripongono in cantina al buio.
Con un antipasto così è bene iniziare con un buon vino bianco. Ed è quello che abbiamo fatto: il Monferrato Doc Boccadoro di Marco e Elisabetta è stato un ottimo aperitivo. Savignon Blanc 100%, un bel giallo paglierino, note floreali e fruttate, con una piacevole freschezza in bocca. Insomma un aperitivo che ci ha preso per mano e accompagnato alla cena.

Con la polenta e un signor spezzatino (cinghiale, manzo e salsiccia) cucinati splendidamente è arrivata lei: la signora Barbera, uno dei pezzi da 90 di Marco e Elisabetta. Barbera Superiore del Monferrato DOCG. La signora Barbera di Olivetta.
Barbera 90%, 10% fresia. Un colore rosso impenetrabile, al naso frutti rossi e spezie, una grande struttura in un guanto di velluto al palato; persistenza finale lunghissima in cui una leggere acidità è perfettamente bilanciata da tannini dolci e uniformi e una gradazione alcolica di tutto rispetto. Annata Una Barbera che si è fatta 12 mesi in botti di rovere e li porta benissimo.
Questo grande vino ci ha accompagnato fino alla fine della cena ed oltre; perché con le mitiche pere martin al vino rosso e la torta cioccolato e pere è convolato a nozze.

Insomma la cena è stata è stata fantastica, la compagnia notevole e il vino di Marco ed Elisabetta una compagnia che già rimpiango.

Fatela una visita alla cantina di Marco ed Elisabetta, andate ad assaggiare i loro vini e a vedere come questi “ragazzi” hanno a cuore il loro lavoro e il territorio dove vivono. E poi fate un giro in Monferrato, comprate la polenta “Pignoletto Rosso”, un poco di carne e salciccia e tornate a casa. Mettetevi ai fornelli, invitate i vostri amici del cuore e aprite una bottiglia Olivetta: vi sembrerà di essere qui in Monferrato, i vostri amici vi ringrazieranno e sarete felici.

Fiera Tartufo Moncalvo: la fine del mito?

Sunday, October 23rd, 2016

Oggi prima domenica della 62a Fiera del Tartufo di Moncalvo. Giornata uggiosa e triste. Come ormai trieste e stanca è questa manifestazione. Non ultimo la sua presenza sul web di cui ho già parlato più volte.

Ma quest’anno, vedere il sito web ufficiale, ormai uguale da anni; il link alla pagina facebook non funzionante perchè qualche “genio” ha cambiato il nome della pagina non comunicandolo a chi dovrebbe gestire il sito web ufficiale; l’account su twitter fermo a quell’unico twit del 2013, la nuova pagina facebook insulsa come quella vecchia; che tristezza, che amarezza, la sensazione di stare scivolando lentamente ed inesorabilmente nel declino.

Gli stand sempre uguali, appuntamenti collaterali della fiera praticamente inesistenti, nessun tentativo di fare cultura del cibo e del vino, i turisti visti solo come persone che devono spendere.

E se anche l’Associazione Moncalvo Viva (l’attuale minoranza in consiglio comunale) si è accorta della “stanchezza della formula” ed è uscita con post critico, forse è perchè siamo davvero arrivati al fondo e iniziamo a scavare.

Una grande cena all’Infernot

Sunday, August 28th, 2016

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E’ passato un anno dall’inaugurazione della Cantina del Paradiso-Infernot. Il locale di Michela e Christian si conferma sempre più un faro della cucina monferrina e di territorio.
Venerdì sera, complice una serata libera, ho invitato lo zio di Katia e il mio amico Carlo con la sua famiglia a cena.
La serata è stata un successo. Il locale, ricavato in una vecchia cantina, è veramente bello.
Christian e Michela sono impeccabili nel gestire la sala, ci mettono passione e impegno nel lavoro e lo capisci da come ti descrivono i piatti. Venerdì serà al Christian gli brillavano gli occhi mentre ci elencava il menù.
La cena è iniziata con un tris di salame cotto, muletta e cacciatorino; bruschetta di pomodoro fresco, friciulin, dadini di toma piemontese aromatizzati con olio e peperoncino, tomino fresco al tartufo, la carne cruda da urlo, e per finire in bellezza gli antipasti, le grandi acciughe al verde servite nella classica burnia.
Come primi abbiamo preso i mitici agnolotti alle tre cani, fatti a mano, come una volta, e i tagliolini al tartufo, che definire di una bontà da esperienza religiosa è dir poco.
Come secondo il maiale ai frutti di bosco, piatto un pò fuori dalla tradizione piemontese, ma eseguito magistralmente. Ed è proprio questo piatto, che secondo me, ci fa capire come Michela, Christian, Alfio, Piera e Maria Teresa siano lanciatissimi.
Certo, l’Infernot non rinnega la sua anima di classica osteria-vineria piemontese. Continuerete a trovare il fritto misto, il bollito, la bagna cauda, gli agnolotti e tutti quei classici piatti del territorio eseguiti con amore e passione. Ma credo che accanto a questi ci saranno anche altri piatti, più creativi, apparentemente fuori dagli schemi, ma che sono assolutamente da provare.
Abbiamo finito con l’impeccabile bunet e poi via con quello che io ho ribattezzato scherzosamente il giro della morte. I famosi zuccherini in alcol 95° aromatizzati in questi cinque gusti: alloro-ginepro, salvia-limone, genepy, arancia-cannella, anice stellato. Immancabile il bis perchè se no che cena è?!?
Carta dei vini curata da Christian sempre più padrone della materia e perfettamente a suo agio come sommelier. Noi abbiamo preso un Gewurztraminer di Hofstatter e un Grignolino dell’Azienda Agricola Natta.
Sapendo che Christian è appassionato, gli segnalo due produttori, che secondo me meriterebbero di entrare nella sua carta dei vini. Il primo è Edi Kante con i suoi vini bianchi del carso, dei quali sono da tempo innamorato. Il secondo è Cre Alto di Alfiano Natta , che ha raccolto l’eredità del “Maestro del Grignolino” e grande vigneron Carlo Quarello.

Che dire di più? Quando il giorno dopo hai già voglia di ritornare è perchè la cucina, il vino, l’atmosfera ti sono entrati nel cuore e ti mancano. Così come mi è mancata la mia collega Elisa durante la cena all’Infernot.

Qualcuno ha detto che i sogni muoiono all’alba. E invece quello di Michela e Christian si è avverato e l’augurio è che duri tantissimi anni per la loro e nostra felicità.

Dolce Tappa

Sunday, November 1st, 2015

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I miei 5 lettori sanno che sono appassionato di vino e di cucina ma raramente su questo blog ho pubblicato recensioni di locali o post di cucina. Oggi però voglio fare un’eccezione.

Premetto che stavolta sono veramente di parte ma la colpa è di Manuel e della sua abilità. Se la cucina è arte e invenzione, la pasticceria è scienza, cura del particolare, sapiente e preciso dosaggio di tutti gli ingredienti. Difficile impersonare bene tutte e due le cose. Ci sono grandi chef che però non sono altrettanto bravi pasticceri e viceversa. Poi ci sono le eccezioni e Manuel è l’eccezione (e l’eccellenza) di Moncalvo.

Non sono amante dei dolci, come ogni vero monferrino, terra che ha pochissimi piatti dolci tradizionali che potete tranquillamente contare sulle dita di una mano. Eppure Manuel mi ha conquistato con i suoi dolcì fuori dai classici schemi abituali e per i suoi stuzzichini salati straordinari e innovativi.

La cheesecake per esempio: quella con la zucca!! Buonissimo biscotto sbriciolato con polvere di cannella, formaggio fresco e purea di zucca. Assolutamente da provare. Io gliela ordinerei tutti i giorni tanto è buona.

La millefoglie con panna, melograno, marroni e frutto della passione. Assaggiata oggi, giorno “triste e mesto” per via delle feste dei santi e dei morti. Eppure a noi sembrava Natale tanto era buona!

Le mini tortine di pasta frolla, crema pasticciera e frutta fresca, mai mangiate di così buone.

La torta al cioccolato pluristrati, il solo vederla è delizia degli occhi e tortura del palato che vuole subito assaggiarla!

E vogliamo parlare della parte “salata” della produzione di Manuel? Sì perché questo benedetto ragazzo (che Dio ce lo conservi) pare abbia anche la mano fatata per gli stuzzichino salati: pizzette, salatini, mini torte salate; ma non le solite cose che trovate in tutte le panetterie. No! Qui siamo davvero alla riscoperta della tradizione ma rivisitandola con fantasia ed estro non comuni.

Qualche esempio: brioche salate con crema di caprino e melanza, oppure zucchina. Mini coppette di pasta sfoglia con purea di zucca, patate e salsiccia, oppure con patate e porri e pancetta, oppure con funghi. Le mini pizzette con pomodorini e peperoni. Le torte salate di melanzane e porri.

Ovviamente tutta la produzione di Manuel si avvale di materie prime di ottima qualità, farine biologiche e tradizionali, così come sono del territorio tutto gli ortaggi e la frutta di stagione.

Questo grande artigiano del cibo, dopo aver lavorato per altri, ha deciso di deliziarci (ed era ora) con la sua arte aprendo un laboratorio tutto suo nel centro storico di Moncalvo, nella cosiddetta “Fracia”, a due passi dalla bella Chiesa di S.Antonio. Il negozio si chiama “Dolce Tappa” è mai nome fu più azzeccato.

Se passate a Moncalvo o pensate di venirci, non potete perdervi la visita al negozio di Manuel. Meglio ancora, venite anche solo per andare dal Manuel e non ne sarete delusi anzi, vi sorprendere ad assaporare qualche attivo di pura felicità.

Io però che sono anche un sognatore, uno che crede e spera nella rivoluzione digitale di questo paese, un piccolo desiderio ce l’ho: un bel sito internet di Manuel con le fotografie di Riccardo, che anche se la fotografia di cucina non è il suo genere, sono certo che se la caverebbe egregiamente. È questo progetto sarebbe davvero un simbolo di come internet permette di unire tradizione e innovazione andando oltre, nel futuro.

 

La cucina di Lia

Wednesday, August 26th, 2015

Ho già parlato di Cascina Krylia, la bella azienda agricola di Cristian e Lia. Questa sera, complice l’ennesimo gentile invito a cena di questi cari amici, vorrei dare loro un suggerimento, in particolare a Lia. Pubblicare sul loro sito, o almeno sulla loro pagina Facebook,  le ricette dei fantastici piatti che Lia prepara!

Le crêpes di questa sera, ripiene di zucchine saltate in padella con cipolle e formaggio, erano fantastiche. Certamente il merito è delle ottime zucchine e cipolle coltivate da Cristian e Lia che meritano davvero l’assaggio. E se Lia trovasse il tempo di pubblicare le ricette, secondo me valorizzerebbe ancora di più i loro prodotti, vero cibo della memoria di sapori ormai dimenticati nella nostra società così omologata.

Volete passare una serata veramente speciale? Verdure di Cristian e Lia cucinate con passione, una buona bottiglia di vino per accompagnarle, una bella tavolata di amici veri e sinceri, ed ecco organizzata una serata che rimarrà nel cuore.

Cascina Krylia

Sunday, August 9th, 2015

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Questo è un post che avrei dovuto scrivere ormai da parecchio tempo, ma non sono mai riuscito a trovare l’ispirazione giusta, ma forse oggi è la giornata giusta.

Cascina Krylia è una giovane azienda agricola specializzata in ortofrutta vicino a Moncalvo. Una vecchia cascina piemontese posta su una panoramicissima collina al confine tra Moncalvo, Odalengo Piccolo e Alfiano Natta, acquistata da due giovani ragazzi che volevano lasciare la città per tornare a vivere in campagna a contatto con la natura. Una scelta non comune in un mondo che spesso cerca solo le comodità e non il sacrificio, il lavoro duro e l’impegno costante.

Con Lia e Cristian ci siamo conosciuti nel modo più banale, tramite i nostri bambini che frequentavano lo stesso asilo e la stessa squadra di pallavolo e con il tempo posso dire che siamo diventati amici, apprezzando sempre più la simpatia e la “pazzia” di Cristian che bilanciano perfettamente la grande sensibilità di Lia e la sua infinita pazienza.

La loro azienda produce principalmente ortaggi e frutta coltivati con metodi naturali. Vendono sia all’ingrosso che al dettaglio e le loro ceste famiglia sono un tripudio di verdura che come colori e come gusto non hanno paragoni. Se volete ritrovare il sapore della frutta e della verdura dei nostri nonni fate una telefonata a Lia o andate in cascina a vedere cosa c’è di buono quel giorno.

A Lia e Cristian, due giovani che valorizzano un pezzo di Monferrato che altrimenti sarebbe stato abbandonato, un grande augurio per il futuro che possa portare la realizzazione di tutti i loro sogni.

E come dice Dama Galadriel al nano Gimli nel Signore degli Anelli: “Oscura è l’acqua di Kheled-zaram e gelide le sorgive di Kibil-nala, ma splendidi erano i saloni dalle mille colonne, a Khazad-dum nei tempi remoti, prima della caduta dei potenti re della roccia profonda”.

Il fritto misto all’Infernot

Monday, June 1st, 2015

InfernotGrande pranzo oggi con il fritto misto! Dove? Ma naturalmente alla Cantina del Paradiso-Infernot di Serralunga di Crea. Il locale di Michela e Christian si sta sempre più affermando come un punto di riferimento della buona cucina (e vino) del Monferrato.

Oggi dunque pranzo con uno dei piatti principi della tradizione monferrina: il fritto misto; quello di una volta, delle nostre nonne, con i classici pezzi regolarmente suddivisi in dolci e salati. Che buona la mela! Per non parlare della cervella, del filone, del polmone, dell’amaretto, del semolino…

Ma quando andate, perché almeno una volta nella vita bisogna andare da Michela e Christian, lasciate spazio anche per gli agnolotti, ancora fatti in casa dalla mamma di Michela.

Dulcis in fundus il tiramisù alla fragole, che l’amica Elisa su Facebook ha definito “commovente” e il classico bunet.

Vine scelti e selezionati da Christian, sempre più calato nella parte di oste e maître di sala, giacché come diceva Baudelaire: “chi non beve vino ha qualcosa da nascondere”.

 

La Cantina del Paradiso Infernot

Sunday, April 26th, 2015

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Ieri, insieme a tanti altri, siamo andati all’inaugurazione del locale La Cantina del Paradiso Infernot a Serralunga di Crea. Michela e Christian hanno realizzato il loro sogno, un locale tutto loro; una risto-vineria come una volta, sulla falsariga della mai dimenticata Osteria Perbacco di Fabio e Sara.

Il posto è veramente suggestivo, nel piccolo paese di Serralunga di Crea, sotto il Sacro Monte di Crea (patrimonio dell’Unesco) con vista proprio sulla cappella del paradiso. La cucina curata dalla Sig.ra Piera (mamma di Michela) riprende la grande tradizione della cucina monferrina, mentre la cantina, curata da Christian, è ovviamente incentrata sui vini piemontesi, Barbera, Nebiolo, Barolo ma con interessanti proposte fuori regione come Amarone e Morellino di Scansano.

L’infernot, la tipica cantina piemontese, è stato sapientemente recuperato e adesso vi si possono degustare i piatti e i vini del locale in un ambiente suggestivo o avventurarsi in una cenetta a due romantica e indimenticabile.

Che dire di più? Il locale merita certamente la visita e l’augurio per Michela e Christian è quello di un grande successo.

Fiera del tartufo Moncalvo: 60 anni e inizia a sentirli

Sunday, October 19th, 2014

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Questa domenica e la prossima a Moncalvo è protagonista il tartufo con la 60a Fiera di Moncalvo; più di mezzo secolo di storia. La formula è ormai stra-collaudata e invariata da parecchi anni.

Recentemente è stata rivista la presenza in rete con il restalyng del sito web e l’apertura di un account Twitter. Ecco come si presentano oggi, primo giorno di fiera le due presenze in rete:

Schermata da 2014-10-19 15:48:46

Schermata da 2014-10-19 15:48:24

Vado a riprendere il post che scrissi esattamente un anno fa; non è cambiato nulla. Nessun aggiornamento, nessuno sforzo di adeguarsi alla condivisione dell’evento con la rete, al rendere disponibili per tutti informazioni, pensieri, idee legate all’evento più importante di Moncalvo.

Tornando ancora più indietro, mi ricordo di aver scritto anche questi abbozzi di idee da sviluppare come punto di partenza per un “aggiornamento” della manifestazione.

Forse sarebbe opportuno che la Commisione Fiera iniziasse a riflettere perchè 60 anni sono tanti e iniziano a farsi sentire.

Fiera del Tartufo 2014 Moncalvo

Thursday, October 16th, 2014

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Per gli appassionati (e anche no) domenica 19 a Moncalvo c’è l’evento più atteso. Ecco il link al sito ufficiale con tutte le informazioni.